Dopo anni di generale disinteresse, l’edilizia residenziale
sociale registra una rinnovata attenzione istituzionale, disciplinare, finanziaria,
produttiva. Con aspettative ritenute decisive per il recupero economico, sociale,
ambientale dei territori in ritardo di sviluppo. Non a caso, quindi, una tesi
di Dottorato di ricerca in Tecnologia dell’Architettura dell’Università “Mediterranea” di
Reggio Calabria, ha affrontato il tema. L’iniziativa è del neo dottore di
ricerca architetto Consolato Maurizio Diano, funzionario della Regione Calabria/Dipartimento Lavori Pubblici e Politiche della casa, istituzione
a cui competono i programmi per “l’emergenza
abitativa e l’abitare sostenibile”.
Quali sono le criticità che condizionano
il successo delle politiche abitative sociali per la sostenibilità in edilizia?
Sebbene
siano considerevoli gli investimenti resi disponibili, di fatto i processi
attuativi restano fortemente condizionati da impianti normativi obsoleti,
crescenti adempimenti tecnico-amministrativi, maggiori richieste prestazionali.
Inoltre, gli approfondimenti tecnici specialistici richiesti, sono spesso
percepiti ostativi in termini di tempi e costi dagli operatori di settore.
Mentre le espressioni progettuali, non sempre sono in sintonia con i “contesti”
d’intervento o gradite dagli utenti.
Quali proposte emergono dalla ricerca
effettuata?
La ricerca
propone un percorso operativo immediatamente introducibile nell’ordinamento
regionale. Con l’obiettivo di semplificare le procedure. Facilitare il compito
dei soggetti coinvolti. Arrivare a realizzarli davvero gli alloggi di qualità,
per chi ne ha urgente bisogno. In aderenza alle direttive UE che considerano
l’abitazione sociale fondamentale per gli obiettivi della Strategia di Lisbona
2020 (competitività-innovazione-sviluppo-occupazione) e la “convergenza”
sostenibile dei territori in ritardo di sviluppo della fascia mediterranea.
Un’area prevalentemente interessata da esigenze di raffrescamento e con forte
carico sui consumi di energia afferenti al comparto edilizia.
In che modo la tecnologia cloud di
Proitaca ha favorito l’analisi della complessità legata alle criticità emerse
dalla ricerca?
Gli
strumenti con cui si governa il settore sono assolutamente inadeguati e non
parametrizzati alla “misura efficace della qualità delle prestazioni rese in
relazione al contesto specifico d’intervento”. Il processo attuativo, poi, è
estremamente articolato, complesso e lungo. Complicato da una miriade di
conformità tecnico-amministrative. Ultimamente interessato da impegnative
domande qualitativo-prestazionali. Un percorso ad ostacoli strutturalmente
vocato ad andare in difficoltà. Anche per intrinseche aree di discrezionalità
valutativa, da cui derivano contenziosi lunghi e dall’esito incerto. Con
conseguenze che determinano disaffezione e rinuncia degli OdS. E, soprattutto,
ritardo di spesa e prolungamento dell’attesa di tante famiglie in stato di
disagio abitativo.
La Regione
Calabria ha, nel tempo, prodotto interessanti norme quadro per la qualità
edilizia; la sicurezza; la sostenibilità energetico-ambientale; la promozione
di tradizioni e pratiche costruttive locali appropriate ai contesti. Ma, anche,
per l’informatizzazione, la semplificazione, facilitazione, automazione e
controllo qualitativo di processi, progetti e realizzazioni. La disponibilità di
Metodi di Valutazione della qualità edilizia di promozione regionale
(Protocollo ITACA) e le risorse offerte dalle tecnologie dell’informazione e
della comunicazione, aprono inaspettate opportunità. Un software di calcolo
potente, dinamico, operativo in remoto com'è PROITACA, capace di
interfacciare moltissimi indicatori e parametri, facilmente implementabile con
plug-in specifici, favorisce la strutturazione di un più efficace SISTEMA
INFORMATIVO dell’edilizia residenziale sociale. Orientato alla interoperabilita’
ed alla contestualizzazione con specificità ed esigenze locali. E’ questa la “chiave” per
strutturare e gestire efficacemente i complicati processi del social housing
regionale, rendere produttive le risorse disponibili, creare occupazione e
determinare sviluppo locale.
E’ questo
l’interessante risultato finale conseguito e l’innovazione proposta dalla
ricerca.
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I software Proitaca.com e Proitaca.org rappresentano la prima calcolatrice sostenibile online per il Protocollo ITACA, utile per la valutazione di sostenibilità energetico-ambientale.
È possibile analizzare il progetto edilizio ed effettuare il calcolo online per il risparmio energetico, il consumo di acqua potabile, le emissioni di CO2, l'illuminazione naturale, i materiali edili rinnovabili per l’edificio sostenibile.
Il Protocollo ITACA permette di stimare il livello di qualità ambientale di un edificio in fase di progetto, misurandone la prestazione.
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