Piano Casa, tutte le regioni che hanno prorogato

Credit: [Paolo Steffan-wikipedia]




















scadenza: 31 dicembre 2014

scadenza: 31 dicembre 2013

scadenza: 31 dicembre 2014

scadenza: gennaio 2014

scadenza: 18 dicembre 2014

scadenza: 31 gennaio 2015

scadenza: 31 dicembre 2013

scadenza: 31 dicembre 2013

scadenza: 17 dicembre 2013

scadenza: 31 dicembre 2013

scadenza: 31 dicembre 2013

scadenza: 8 agosto 2014
  
scadenza: 26 novembre 2013

scadenza: 31 dicembre 2014

scadenza: 30 novembre 2013





Proitaca.com
 e Proitaca.org rappresentano il primo software online per il Protocollo ITACA, utile per la valutazione di sostenibilità energetico-ambientale.

È possibile analizzare il progetto edilizio ed effettuare il calcolo online per il risparmio energetico, il consumo di acqua potabile, le emissioni di CO2, l'illuminazione naturale, i materiali edili rinnovabili per l’edificio sostenibile.
Il Protocollo ITACA permette di stimare il livello di qualità ambientale di un edificio in fase di progetto, misurandone la prestazione.
Il software Proitaca Family è la versione semplificata del software professionale Proitaca.org, utilizzato dai progettisti per la valutazione di sostenibilità ambientale degli edifici secondo il Protocollo ITACA.
- Proitaca Family è un progetto gratuito che aiuta le famiglie, compresa la tua, a valutare in modo semplice, senza che tu possieda conoscenze tecniche, la sostenibilità ambientale della tua casa, della tua abitazione, del tuo appartamento o del tuo edificio in ambito residenziale.
- Proitaca Family non esprime valutazioni sul comportamento o sulle abitudini quotidiane della tua famiglia nell'uso corretto di risorse come l'energia o l'acqua potabile, ma valuta le prestazioni ambientali del tuo edificio  indipendentemente da chi lo utilizza.

Certificazione energetica, le novità spiegate a mia nonna!

Allora nonna,
ci sono un pò di novità sulla certificazione energetica che devi assolutamente sapere:
Credit: Filickr: rifqidahlgren

  • non puoi più autocertificare la tua casetta, se devi venderla o donarla;
  • devi rivolgerti per forza ad un tecnico abilitato;
  • per la tua cantina, il box, l'autorimessa, il deposito, ecc., non serve la certificazione;
  • non devi certificare il rudere che volevi vendere;
  • non devi certificare lo scheletro della struttura incompiuta che spero mi donerai;
  • chiedi al certificatore se il suo software restituisce valori con uno scarto massimo del 5%, rispetto a quelli indicati dai nuovi casi studio forniti da CNR, CTI ed ENEA;
  • sei obbligata a fornire tutte le informazioni edilizie ed impiantistiche per gli immobili da certificare.

Ah nonna, se decidi di affittare non tenere conto di quello che ti ho scritto prima!

Ho pensato, forse è meglio se ti allego tutte le novità, così quando viene il certificatore sei già informata e fai un figurone. Mi raccomando comincia a cercare il libretto della caldaia e il resto della documentazione!



Proitaca.com e Proitaca.org rappresentano il primo software online per il Protocollo ITACA, utile per la valutazione di sostenibilità energetico-ambientale.
È possibile analizzare il progetto edilizio ed effettuare il calcolo online per il risparmio energetico, il consumo di acqua potabile, le emissioni di CO2, l'illuminazione naturale, i materiali edili rinnovabili per l’edificio sostenibile.
Il Protocollo ITACA permette di stimare il livello di qualità ambientale di un edificio in fase di progetto, misurandone la prestazione.
Il software Proitaca Family è la versione semplificata del software professionale Proitaca.org, utilizzato dai progettisti per la valutazione di sostenibilità ambientale degli edifici secondo il Protocollo ITACA.
- Proitaca Family è un progetto gratuito che aiuta le famiglie, compresa la tua, a valutare in modo semplice, senza che tu possieda conoscenze tecniche, la sostenibilità ambientale della tua casa, della tua abitazione, del tuo appartamento o del tuo edificio in ambito residenziale.
- Proitaca Family non esprime valutazioni sul comportamento o sulle abitudini quotidiane della tua famiglia nell'uso corretto di risorse come l'energia o l'acqua potabile, ma valuta le prestazioni ambientali del tuo edificio  indipendentemente da chi lo utilizza.

600 mila nuovi posti di lavoro puntando su riqualificazione energetica e messa in sicurezza


Fillea Cgil e Legambiente presentano il primo rapporto dell’Osservatorio congiunto: Innovazione e sostenibilità nel settore edilizio “Costruire il futuro”

Immagine tratta dal Rapporto Fillea Cgil - Legambiente















Oltre 2 milioni di abitazioni risultano vuote; 6 milioni di italiani vivono in zone ad alto rischio idrogeologico e 3 milioni di persone abitano in zone ad alto rischio sismico. Il patrimonio edilizio esistente è costituito in massima parte da case costruite male, nelle quali fa freddo d’inverno e caldo d’estate malgrado la spesa energetica delle famiglie sia cresciuta del 52% in 10 anni.

Ma uscire da questa impasse è possibile. Dobbiamo rendere più vivibili le città, ammodernare l’edilizia esistente usufruendo delle nuove tecnologie per migliorare la qualita' della vita e la sicurezza delle persone che ci abitano e ci lavorano, diminuire le spese di gestione delle case; possiamo rendere più belli e funzionali i quartieri recuperando l’esistente creando così nuovi posti di lavoro duraturi e qualificati.

Contro la crisi, Fillea Cgil e Legambiente propongono un nuovo modello per il settore delle costruzioni e nel primo rapporto congiunto su Innovazione e sostenibilità nel settore edilizio “Costruire il futuro”, espongono un’ampia analisi della situazione dell’edilizia sul territorio e degli strumenti che in molti casi Regioni, Province e Comuni, hanno messo in campo per introdurre nuovi criteri energetici e ambientali, andando spesso anche oltre la normativa in vigore.

In Italia, quindi, ci troviamo in una evidente situazione di stallo nelle costruzioni; in Europa intanto, le direttive per la certificazione e riqualificazione energetica degli edifici, nonché gli obblighi per il nuovo costruito a partire dal 2019, si strutturano in una strategia coerente (il cosiddetto 20-20-20) che in questi anni ha posto il vecchio continente all’avanguardia mondiale nella lotta ai cambiamenti climatici. Tutto questo indica una nuova strada da percorrere: quella della riqualificazione, del recupero dell'esistente e dell’innovazione tecnologica in edilizia.

Diventa necessaria una gestione strategica dell’intero processo di recupero e rinnovamento del patrimonio edilizio attraverso l’applicazione di un mix di soluzioni progettuali tecnologiche e impiantistiche sostenibili che servano anche a metterlo in sicurezza (parliamo di 11 milioni di edifici ad uso residenziale per 28 milioni di abitazioni), ma con caratteristiche diverse e priorità di intervento per i rischi sismici e idrogeologici, per il degrado edilizio e anche sociale, distribuiti in modo differente in ogni parte del Paese.

Questi ragionamenti riguardano da vicino la crisi economica che stiamo attraversando e per questo, Fillea e Legambiente hanno individuato una serie di interventi mirati al sostegno dell’economia sostenibile delle costruzioni, indicando un processo (già in corso in tante città) in continua evoluzione con particolare attenzione alle prestazioni energetiche degli edifici, allo sviluppo delle rinnovabili e alla certificazione energetica. Ciò porterebbe ad un innalzamento della qualità della vita dei cittadini e ad un aumento dell’occupazione pari a 600 mila nuovi posti di lavoro nei prossimi 10 anni, che possono arrivare, considerando l’indotto della filiera, a circa un milione.

Il primo intervento riguarda la necessità di una regia nazionale che dia certezze alla prospettiva della innovazione energetica in edilizia. In attuazione delle Direttive europee si devono fissare i riferimenti normativi che valgano su tutto il territorio nazionale, e che le Regioni possono dettagliare ma senza vuoti normativi o contraddizioni. In particolare è fondamentale un intervento in materia di prestazioni energetiche e di certificazione, perché le classi degli edifici devono diventare un riferimento imprescindibile e credibile per tutti gli operatori. E poi un intervento che dia certezze rispetto alle regole sull'accreditamento dei certificatori, sui controlli e le sanzioni.

Immagine tratta dal Rapporto Fillea Cgil - Legambiente

Il secondo intervento riguarda gli edifici di nuova costruzione, dove occorre accompagnare il miglioramento delle prestazioni previsto dalle Direttive Europee stabilendo da subito un obbligo minimo di Classe A per tutti i nuovi interventi. Questo obiettivo, oggi a portata di mano da un punto di vista economico e tecnico, permetterebbe di preparare il settore delle costruzioni alla scadenza del 1° gennaio 2021. E permetterebbe di azzerare le bollette delle famiglie, anche grazie al contributo delle fonti rinnovabili ai fabbisogni elettrici e termici già previsto dalle Direttive.

Il terzo intervento concerne la riqualificazione del patrimonio edilizio per dare finalmente certezze sugli interventi e sugli strumenti di incentivazione. Occorre rendere permanenti le detrazioni fiscali del 55% per gli interventi di efficienza energetica e allargarlo alla sicurezza statica. Ma soprattutto, occorre introdurre un nuovo incentivo per promuovere interventi di retrofitting e messa in sicurezza di interi edifici.

Il quarto intervento riguarda il patrimonio edilizio pubblico, per superare il Patto di stabilità nel caso di interventi che migliorino l’efficienza energetica. Agli Enti locali deve essere data la possibilità di realizzare questi interventi direttamente o attraverso Esco, in tutti i casi in cui è dimostrata la riduzione complessiva di spesa realizzata grazie agli interventi e la fattibilità tecnica e finanziaria dell’intervento.

Il quinto obiettivo riguarda la messa in sicurezza del patrimonio edilizio con la necessità di aggiornare l’apparato normativo per gli aspetti di sismica e statica. Occorre intervenire sugli incentivi per premiare chi realizza interventi sia energetici che statici e introdurre il libretto del fabbricato.

Infine, si deve intervenire rispetto all’impatto ambientale del settore delle costruzioni, riducendo il prelievo di materiali da cava. E’ possibile farlo premiando nei capitolati di appalto i materiali provenienti da inerti riciclati, e rivedendo i costi di smaltimento in discarica e di prelievo da cava come si è fatto negli altri Paesi europei dove si sono ridotte le cave e aumentati i posti di lavoro.
Testo tratto dal sito di Legambiente


Rapporto Innovazionee sostenibilità nel settore edilizio “Costruire il futuro”




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È possibile analizzare il progetto edilizio ed effettuare il calcolo online per il risparmio energetico, il consumo di acqua potabile, le emissioni di CO2, l'illuminazione naturale, i materiali edili rinnovabili per l’edificio sostenibile.
Il Protocollo ITACA permette di stimare il livello di qualità ambientale di un edificio in fase di progetto, misurandone la prestazione.
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Tutte le Norme Regionali italiane, Sostenibilità Energetica Ambientale

 REGIONE ABRUZZO



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6 ottimi motivi per scegliere il cassonetto Thermik ISO 311!


Il cassonetto prefabbricato per avvolgibili Thermik ISO 311:
1.   è ecologico: la sua realizzazione non genera emissioni di clorofluorocarburi (CFC) e di idroclorofluorocarburi (HCFC) nocivi per l'atmosfera, perchè le perle di polistirene vengono espanse con vapore d'acqua;
2.   ha un'elevata capacità di isolamento termico che consente un notevole risparmio di combustibile, infatti per 1 kg di petrolio utilizzato per produrlo se ne risparmiano 3 ogni anno;
3.   è atossico: non ci sono rischi di emissione di sostanze inquinanti durante il processo di produzione, ed essendo privo di sostanze nutritive non consente la crescita di muffe, funghi e batteri;
4.   la sua durata nel tempo è illimitata: le sollecitazioni ambientali non modificano le caratteristiche del prodotto;
5.   è totalmente riciclabile: può essere macinato e mescolato a polistirene espanso vergine per produrre nuovi elementi, inoltre i suoi resti non rilasciano sostanze inquinanti nelle falde acquifere;
6.   garantisce livelli di isolamento termo-acustico certificato molto elevati, quindi più comfort indoor e maggiore risparmio per il riscaldamento della tua abitazione.

Il cassonetto Thermik ISO 311 ha ispezione frontale e non dal basso ed è realizzato in polistirene espanso, nell'assoluto rispetto dell'ambiente e della tua famiglia.
È realizzato in EPS ad alta densità autoestinguente, conformemente alla direttiva CEE 89/106/CE e alle norme di prodotto UNI EN 13163 e UNI EN ISO 140-5.
I cassonetti sono così importanti nella mia casa?
- Finestra, muratura e solaio determinano un accoppiamento tra materiali di tipo diverso, quindi un possibile ponte termico.
- La connessione del sistema finestra con la muratura è un punto critico della dispersione termica.
- L'errata coibentazione del cassonetto riduce la capacità di isolare le abitazioni dalle temperature esterne, aumentando i consumi energetici.
- I cassonetti realizzati in opera sono punti di dispersione termica e di trasmissione del rumore esterno.

Scopri se hai bisogno del cassonetto Thermik ISO 311
- ll sistema d’ispezione dei tuoi cassonetti è frontale o esterno?
- Lo spessore degli elementi isolanti dei tuoi cassonetti, a contatto con l'ambiente interno (la parte frontale e quella inferiore), sono maggiorati (coibentazione>5cm)?
- I serramenti sono posati in continuità con l'isolamento della parete o con l'intercapedine d'aria della parete opaca (UNI EN ISO 14683)?
- I tuoi cassonetti sono a tenuta d'aria?
Se hai risposto NO a queste domande sei pronto per i cassonetti Thermik ISO 311.


 THERMIK ISO 311
  è prodotto da IN.CO.VAR. Srl
   via Turi, n.c. - Castellana Grotte (BA)
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Puoi simulare e calcolare subito i benefici del Cassonetto Thermik ISO 311.
Accedi a Proitaca e calcola la TRASMITTANZA TERMICA DELL'INVOLUCRO EDILIZIO utilizzando la scheda tecnica predisposta da IN.CO.VAR..
Grazie al simulatore presente in Proitaca potrai valutare con accuratezza l’impatto e la qualità dell’isolamento termo-acustico del cassonetto Thermik ISO 311, così come richiesto dal relativo Criterio del Protocollo ITACA.
Scopri come migliorare il punteggio del tuo Progetto analizzando e valutando differenti parametri per il calcolo dei Criteri utilizzando le schede tecniche predisposte dai rispettivi produttori.
Per redigere correttamente i Criteri del Protocollo ITACA, nel modo più semplice e veloce, basta utilizzare i dati forniti e garantiti direttamente dal Produttore attraverso le schede tecniche Proitaca.
Auita i progettisti a compilare il Protocollo ITACA, proponi una scheda tecnica per i tuoi prodotti, i tuoi servizi le tue tecnologie!


Proitaca.com e Proitaca.org rappresentano il primo software online per il Protocollo ITACA, utile per la valutazione di sostenibilità energetico-ambientale.
È possibile analizzare il progetto edilizio ed effettuare il calcolo online per il risparmio energetico, il consumo di acqua potabile, le emissioni di CO2, l'illuminazione naturale, i materiali edili rinnovabili per l’edificio sostenibile.
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Provincia Autonoma di Trento - Speciale Norme Regionali, Sostenibilità Energetica Ambientale


 PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO                

Circolare Presidente Giunta Provinciale 9 luglio 2010, n.149
Seconda circolare informativa in materia di certificazione energetica – approvazione della deliberazione n.1429 in data 17/06/2010
Deliberazione Giunta Provinciale 25 giugno 2010, n.1531 (BUR 06/07/2010)
Determinazione degli indici edilizi volti a favorire l'uso di tecniche di edilizia sostenibile, anche per il calcolo del contributo di concessione, ai sensi dell'articolo 86 della legge urbanistica provinciale 4 marzo 2008, n. 1, come modificato con l'articolo 1 della legge provinciale 3 marzo 2010, n. 4, nonché approvazione del modello di domanda, della documentazione da presentare e altre disposizioni attuative ai fini del riconoscimento delle agevolazioni urbanistiche previste dall'articolo 15 della legge provinciale n. 4 del 2010 medesima
Deliberazione Giunta Provinciale 17 giugno 2010, n.1429
Applicazione dell'obbligo di certificazione energetica di cui al comma 3 dell'art. 13 delle "Disposizioni regolamentari in materia di edilizia sostenibile in attuazione del titolo IV della legge provinciale 4 marzo 2008, n. 1", emanate con decreto del Presidente della Provincia 13 luglio 2009, n. 11-13/Leg.
Legge provinciale 3 marzo 2010, n.4 (BUR 04/03/2010 n.9)
Modificazioni della legge urbanistica provinciale, altre disposizioni in materia di incentivazione dell'edilizia sostenibile, semplificazione in materia di urbanistica e riqualificazione architettonica degli edifici esistenti, modificazione della legge provinciale sui lavori pubblici, modificazione della legge provinciale sul commercio e modificazione della legge provinciale 14 aprile 1998, n. 5 (Disciplina della raccolta differenziata dei rifiuti)
Deliberazione Giunta Provinciale 22 dicembre 2009, n.3110
Approvazione di ulteriori misure attuative del decreto del Presidente della Provincia 13 luglio 2009, n. 11-13/Leg. recante "Disposizioni regolamentari in materia di edilizia sostenibile in attuazione del titolo IV della legge provinciale 4 marzo 2008, n. 1 (Pianificazione urbanistica e governo del territorio)"
Allegato “F” DGP 3110/2009
Attestato di Certificazione Energetica – categoria E1.1: edifici adibiti a residenza con carattere continuativo
Allegato “G” DGP 3110/2009
Attestato di Certificazione Energetica – tutte le categorie escluso la E1.1
Allegato “H” DGP 3110/2009
Criteri e modalità per la compilazione del certificato energetico per gli edifici di cui all’art. 5, comma 1, lettere dalla a) alla e) del regolamento
Allegato “I” DGP 3110/2009
Allegato integrativo dell’Allegato A alle “Disposizioni regolamentari in materia di edilizia sostenibile in attuazione del titolo IV della legge provinciale 4 marzo 2008, n. 1 (Pianificazione urbanistica e governo del territorio)”, approvato con DPP 13 luglio 2009, n. 11-13/Leg
Deliberazione Giunta Provinciale 6 novembre 2009, n.2638
Approvazione dei criteri e delle modalità per le iniziative previste dall'art. 6 ter della legge provinciale 29 maggio 1980, n. 14, concernenti "misure a sostegno della divulgazione, diffusione ed informazione relativi all'edilizia sostenibile ed del sistema di certificazione "LEED" (Leadership and environmental design)
Allegato DGP_2638_2009
Criteri di attuazione art.6ter “Misure per il sostegno dell’edilizia sostenibile” della LP 14/1980 (legge provinciale sul risparmio energetico)
Deliberazione Giunta Provinciale 16 ottobre 2009, n.2446
Approvazione delle prime misure attuative del decreto del Presidente della Provincia 13 luglio 2009, n. 11-13/Leg. [Disposizioni regolamentari in materia di edilizia sostenibile in attuazione del titolo IV della legge provinciale 4 marzo 2008, n. 1 (Pianificazione urbanistica e governo del territorio)]
Allegato “A” DGP 2446/2009
Criteri e modalità di riconoscimento degli organismi di abilitazione dei soggetti preposti al rilascio certificazioni energetiche
Allegato “B” DGP 2446/2009
Schema convenzione fra APE e organismi di abilitazione soggetti preposti al rilascio delle certificazioni energetiche
Allegato “C” DGP 2446/2009
Fissazione entità delle tariffe per l'accreditamento dei soggetti certificatori
Allegato “D” DGP 2446/2009
Criteri e modalità per lo svolgimento delle verifiche in merito al superamento dei corsi di formazione
Allegato “E” DGP 2446/2009
Criteri e modalità di gestione dell'elenco dei soggetti certificatori abilitati
Decreto Presidente Provincia 13 luglio 2009, n. 11-13/Leg (BUR 25/08/2009 n.35)
Disposizioni regolamentari in materia di edilizia sostenibile in attuazione del titolo IV della legge provinciale 4 marzo 2008, n. 1 (Pianificazione urbanistica e governo del territorio)
Deliberazione Giunta Provinciale 10 ottobre 2008, n.2564
Adozione di un sistema di classificazione delle prestazioni di sostenibilità degli edifici per la costruzione dei nuovi edifici di diretta competenza della Provincia Autonoma di Trento e dei propri Enti funzionali
Legge provinciale 25 luglio 2008, n.12 (BUR 05/08/2008 S.O.32)
Iniziative di sostegno alla produzione e all'utilizzo ecologico di biomassa legnosa per scopi energetici
Legge provinciale 4 marzo 2008 n.1 (BUR 11/03/2008 S.O. n.11)
Pianificazione urbanistica e governo del territorio
Deliberazione Giunta Provinciale 20 aprile 2007 n.825
Adozione, in via sperimentale, di un sistema di classificazione delle prestazioni di sostenibilità degli edifici
Allegato Tecnico DGP 825/2007
Protocollo ITACA sintetico TN1 per la valutazione della qualità energetica ed ambientale di un edificio
Deliberazione Giunta Provinciale 18 febbraio 2005, n.249
Piano energetico-ambientale provinciale e Accordo di programma sulla qualità dell'aria: direttive per adozione degli standard di risparmio energetico corrispondenti alla definizione di edificio a basso consumo e a basso impatto ambientale (L.P. 29.05.1980 n. 14 e ss.mm.) per gli edifici nuovi o da ristrutturare di competenza della Provincia Autonoma di Trento e degli Enti funzionali
Allegato Tecnico DGP 249/2005
Allegato Tecnico alla Deliberazione della Giunta Provinciale 18 febbraio 2005 n.249
Decreto Presidente Giunta Provinciale 29 giugno 2000, n.13-31Leg (BUR 18/07/2000 n.30)
Disposizioni regolamentari concernenti la protezione dall'esposizione a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici, ai sensi dell'articolo 61 della legge provinciale 11 settembre 1998, n. 10
Legge provinciale 6 marzo 1998 n.4 (BUR 17/03/1998 S.O.2)
Disposizioni per l’attuazione del decreto del Presidente della Repubblica 26 marzo 1977, n. 235. Istituzione dell’azienda speciale provinciale per l’energia, disciplina dell’utilizzo dell’energia elettrica spettante alla Provincia ai sensi dell’articolo 13 dello statuto speciale per il Trentino - Alto Adige, criteri per la redazione del piano della distribuzione e modificazioni alle leggi provinciali 15 dicembre 1980, n. 38 e 13 luglio 1995, n. 7
Legge provinciale 29 maggio 1980, n.14 (BUR 10/06/1980 n.10)
Provvedimenti per il risparmio energetico e l'utilizzazione delle fonti alternative di energia
Fonte: ITACA


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